Nel Protocollo ITACA, questo prodotto è utile per migliorare il Punteggio dei Criteri:
  • B.4.8 - Materiali locali (Puglia)
  • B.4.9 - Materiali locali per finiture
  • B.4.11 - Materiali biosostenibili (Puglia)
  • B.6.3 - Trasmittanza termica dell'involucro edilizio
  • B.6.5 - Inerzia termica dell'edificio
  • D.3.1 - Temperatura dell'aria e umidità relativa in ambienti raffrescati meccanicamente
  • D.3.2 - Temperatura dell'aria nel periodo estivo
  • D.3.3 - Temperatura dell'aria e umidità relativa in ambienti riscaldati meccanicamente
  • D.5.6 - Qualità acustica dell'edificio
  • E.6.1 - Mantenimento delle prestazioni dell'involucro edilizio

L'utilizzo della Malta Grezza Pozzolanica offre molti vantaggi nella progettazione di edifici sostenibili secondo il Protocollo ITACA:
ECOLOGICITÀ
  • utilizzo di materie prime locali, abbondanti e rinnovabili: pietra calcarea di Fasano cotta a legna con combustibile costituito da legno di recupero non trattato (biomassa) altrimenti destinato all'abbandono.
  • assenza di cementi, colle, resine e additivi sintetici in genere.
  • assenza di emissioni nocive e inquinanti sia in produzione che nell'uso.
  • assenza di radioattività.
TRASPIRABILITÀ, IGROSCOPICITÀ E TERMOACUSTICITÀ
  • la porosità elevata determina ottima permeabilità all'aria e assenza di condense e gocciolamenti nelle normali condizioni di muri asciutti e costruiti correttamente con materiali traspiranti. In tal caso ne costituisce il miglior complemento anche ai fini del mantenimento delle sue caratteristiche di isolamento termico ed acustico.
IGIENICITÀ
  • la calce, per la natura alcalina del suo PH elevato, è un materiale antimuffa, antibatterico e antisettico.
COMPATIBILITÀ
  • la sua composizione esclusivamente minerale, l'ottima lavorabilità e reversibilità garantite dall'alta viscosità del grassello CANDOR®, il lento ma inesorabile indurimento per carbonatazione aerea della calce, il basso assorbimento e ritenzione d'acqua, la relativa "elasticità" dovuta alla capacità di assorbire e smorzare micro assestamenti dovuti a fattori ambientali e climatici o dinamici, sono tutte qualità che consentono un ottimo ancoraggio del prodotto su ogni tipo di muratura tradizionale purchè non precedentemente trattata con prodotti sintetici.

Nell'esecuzione di un lavoro, a volte si commette l'errore di applicare una pittura sintetica poco traspirante su di un intonaco a calce; in questo caso il sistema di permeabilità al vapore acqueo viene quasi del tutto compromesso. La finitura, infatti, creerà una sorta di barriera che non solo impedirà al vapore di fuoriuscire naturalmente, ma permetterà la formazione di sacche di acqua ( il vapore condenserà e diventerà liquido) che discioglieranno i sali presenti normalmente nelle malte e nelle argille che compongono i mattoni, li trasporterà in superficie ed in seguito alla loro cristallizzazione creerà degradi che prima interesseranno il rivestimento esterno, poi l'intonaco stesso. Non solo, non potendo evaporare naturalmente, l'acqua ancora presente all'interno del muro creerà delle vie di “sfogo” con il rischio di condense all'interno dell'abitazione e la conseguente formazione di muffe, tanto dannose per la salute.

Si è calcolato che giornalmente una famiglia media di 4 persone, all'interno della propria abitazione, emetta circa nove litri d'acqua sotto forma di vapore, per attività domestiche, bagni, cucina, e il nostro stesso respiro. Tutto questo vapore fuoriesce attraverso le finestre ed in parte attraverso i muri. E' importante capire come e perché i muri delle nostre abitazioni debbano respirare. Se eseguiamo un ciclo di intonaco traspirante (rinzaffo – arriccio – stabilitura – finitura) ed in particolare a CALCE , otterremo un sistema che funziona perfettamente sotto il profilo della migrazione del vapore attraverso il muro.

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